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Che paura ciò che non è perfetto!

Aggiornamento: 18 giu 2020

La perfezione è uno stato perfetto dove tutto è esatto. Dal momento che le cose migliori sono senza colpa o difetto, la perfezione è uno stato perfetto - dove tutto è al 100%. Peccato che non esista.



Che fatica la perfezione, ma che paura l'imperfezione! E a volte la fatica vince sulla paura. In una realtà dove tutto deve essere perfetto (dal lavoro, al fisico, allo sport, alla casa, alle amicizie, ai comportamenti), quel qualcosa che non va, che non soddisfa può pesare veramente tanto...soprattutto se la cosa ci sfugge di mano può far diventare l'insoddisfazione una fobia pura. E come si chiama questa paura? Atelofobia, ossia quel senso di inadeguatezza, di non essere mai abbastanza, di poter fare meglio, di non essere all'altezza.

Già solamente scriverne è pesante, come pure la vita stessa se ci facciamo prendere da questa fobia. Spostiamo l'attenzione sempre su ciò che è negativo, che non è andato bene, che poteva essere fatto in modo diverso e iniziamo a fare paragoni: tutti sembrano più bravi, più belli, più capaci. Piano piano ne risente la nostra autostima.

Senza parlare delle eventuali somatizzazioni fisiche con cui l'atelofobia si manifesta: sudorazione, ansia, battito cardiaco accelerato, tensione muscolare, sensazione di perdita del controllo.

Mamma mia...scommettiamo che non ce la fate più, anche voi che ci state leggendo! Sembra quasi una sessione di work out in palestra senza i benefici dello sport! E allora che fare?

Beh, innanzitutto impariamo a rilassarci, esercitiamoci a vedere il lato positivo delle cose, concentriamoci sull'impegno profuso e soprattutto impariamo anche a ridere delle nostre imperfezioni fisiche o legate alle cose fatte che siano.

Del resto quante persone conoscete che hanno fatto delle loro imperfezioni un'arma di successo? Moltissime. Non ci credete? D'accordo...giochiamo insieme alla scoperta delle imperfezioni vincenti.

Partiamo da quelle fisiche. Ma...Barbara Streisand o Sarah Jessica Parker hanno forse un volto perfetto? Che cosa avete visualizzato leggendo il loro nome? Sicuramente tra le prime cose vi sarà venuto in mente il loro naso. Non certo alla francese. Eppure hanno saputo fare di questa loro caratteristica, di questo loro naso non bello un tratto distintivo. Anche chi scrive non ha un nasino all'insù...anzi, ma questi tratti "hanno personalità".

Ancora...ricordate David Bowie? Il colore dei suoi occhi era "normale"? No, gli occhi avevano due colori diversi. Beh, quello sguardo, che magari da piccolo poteva essere stato oggetto anche di prese in giro, è diventato un tratto distintivo dell'artista.

E che dire di altre imperfezioni? Ci vengono in mente persone un po' goffe che hanno fatto del proprio modo di essere un tratto ironico, l'hanno trasformato in qualcosa che fa ridere la gente: difetto che si trasforma in talento. Jerry Lewis per esempio o Mike Myers, il comico canadese protagonista di Austin Powers, è un gaffeurs anche nella vita e non solo sulle scene, ma è riuscito a diventare un blockbusters!

E Toto Cutugno? Il nostro cantante nazional-popolare, eterno secondo nelle manifestazioni canore, sempre a un soffio dalla vittoria: c'è da sentirsi frustrati e inadeguati per un po'! Ogni volta si parte favorito, si ha la canzone vincente e poi si finisce secondo, ad un soffio dal gradino più alto del podio! Eppure, paradossalmente, quella è diventata la sua caratteristica che gli ha fatto vendere milioni di dischi. Niente male per un imperfetto! Quante possibilità ci possono dare le imperfezioni! Ci avevate mai pensato? Guardarle con occhi diversi, ostentarle quasi invece che mascherarle dalla vergogna e vestirle di ironia o sfrontataggine, ci può aiutare a superarle e a farne un tratto caratterizzante.

E voi? Qual è la vostra imperfezione più evidente? E' fisica o legata a qualche risultato? Osservatela da un punto di vista diverso...come qualcosa che è bello, che vi dà una marcia in più rispetto agli altri. Riuscite a vederne la bellezza? Sicuramente sì. Prendete la foto pubblicata con questo post e immaginatevi quel papavero in un campo tra mille altri papaveri ...Cosa notereste? Il colore diverso e particolare o il fatto che gli manca un petalo? Ecco... a voi il resto...




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