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Che sorpresa la sorpresa!

Aggiornamento: 18 giu 2020

Parliamo di emozioni, così importanti nella nostra vita e determinanti i nostri comportamenti. Partiamo dalla sorpresa: un'emozione primaria ma spesso poco considerata.


La situazione che stiamo vivendo a seguito del Covid-19 è decisamente pesante. Molte sono le emozioni che ci hanno e stanno attraversando. Abbiamo letto e parlato di tutto: di paura, di angoscia, di rabbia, di frustrazione, di dolore...

A noi di E-Skill piace andare controcorrente (e chi ci conosce bene lo sa) e quindi abbiamo deciso di parlare di un'altra emozione legata in qualche modo al momento: la sorpresa.

Perché? Per tre motivi: 1. il Covid-19 ha colto di sorpresa tutti (anche se era ipotizzabile un suo arrivo in Italia);

2. la sorpresa è l'emozione che, rompendo gli schemi, ci aiuta a capire il mondo. E ora ne abbiamo bisogno più che mai;

3. vogliamo spostare l'attenzione dalle emozioni considerate più negative e provare a trovare un lato positivo in tutto ciò che è successo.

Ma che cos'è la sorpresa? Innanzitutto, essendo un'emozione, è una risposta ad uno stimolo che attiva valutazioni cognitive e fisiche.

Cosa facciamo quando ci sorprendiamo? Alziamo le sopracciglia e spalanchiamo occhi e bocca, esattamente come la ragazza nella foto di questo articolo. Perché? Ai primordi della specie, ogni sorpresa poteva rivelarsi una minaccia (un predatore) o un’opportunità (una preda): spalancare gli occhi allarga il campo visivo e aprire la bocca garantisce una respirazione profonda e facilita lo sforzo muscolare in caso di fuga.

L’attenzione alle novità ha quindi un’origine biologica, perché aiutava a sopravvivere, ma il nostro cervello è attratto dalle novità anche quando siamo perfettamente al sicuro. Ci piace scoprire cose nuove, nuovi libri, nuovi luoghi, nuovi locali...

La sorpresa è un'emozione molto rapida, forse la più breve rispetto a tutte le altre. Proviamo sorpresa nello stesso e medesimo istante in cui capita la novità, l'inaspettato e l'inatteso e subito dopo è sostituita da un susseguirsi di altre emozioni.

La sorpresa ha diverse sfumature a seconda del fattore che l’ha scatenata.

Vediamone le due principali:

- il primo tipo si manifesta quando qualcosa di inatteso, e che non avremmo immaginato accadesse si palesa, creando una mancata corrispondenza tra quello che percepiamo e le nostre aspettative. In questo caso l’emozione di sorpresa è molto breve e lascia velocemente posto all’insorgere di un’altra emozione.

- il secondo tipo è molto più complesso e avviene quando c'è un forte contrasto tra l'evento che si verifica e la certezza che abbiamo da molto tempo e che spesso riteniamo senza possibilità di smentita. Questo evento, “dis-aspettato”, contrariamente a quanto accade per gli eventi inattesi, rallenta l’evoluzione delle emozioni.

La sorpresa quindi può essere gradita oppure no, ma noi umani abbiamo bisogno della sorpresa...perché?

Perché ci permette di orientare la nostra attenzione e di attivarci di fronte alle novità oltre a determinare modificazioni nell’attività e nei progetti in corso.

Grazie alle nostre esperienze e alle nostre convinzioni siamo in grado di creare schemi abbastanza precisi che ci aiutano a prevedere eventi futuri. Quando l'evento è inatteso ed è contrario ai nostri schemi, abbiamo la possibilità di modificare, correggere, ampliare le nostre idee e adattarci a nuove soluzioni. Anche quando la sorpresa è sgradita e ci può rendere vulnerabili e stressati.

E non è forse quello che ci è successo? Sorpresa: è arrivato il Covid-19. Sorpresa: può colpire chiunque. Sorpresa: ci costringono in casa.

Non ci è piaciuto, non ci piace...ma la sorpresa può avere effetti straordinari. Credeteci.

Viviamo in un'epoca in cui abitudine, iper-organizzazione e schematizzazione di ogni attività ci hanno fatto perdere il gusto delle cose semplici. Accogliere la sorpresa può offrirci un’opportunità di crescita e percepire consapevolmente la ristrettezza del mondo che siamo abituati a vedere. Spalanchiamo gli occhi e guardiamolo diversamente, ampliamolo questo mondo: paradossalmente siamo nella condizione ideale per cambiare prospettiva e aprire le porte anche e, perché no, ad un nuovo "sentire", ad una nuova gioia.

Accogliamo il Covid-19, noi che non ne siamo stati colpiti in modo drammatico, con l'atteggiamento della meraviglia, facciamoci stupire e cambiamo prospettiva aprendoci a nuove esperienze.

Trasformiamo il Covid-19 da predatore a preda...

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