Counseling e scuola: l'esperienza diretta di un'insegnante
Aggiornamento: 2 ott 2021
Continuano gli incontri con le nostre counselor e i loro lavoro. Oggi è la volta di Diana De Carlo, diplomatasi a febbraio scorso con una tesi sul counseling a scuola.

Ad agosto, si sa, si è ancora in vacanza, ma si pensa già alla scuola e al nuovo anno scolastico. Si rientra in classe e in questo periodo, gli insegnanti devono fare il conto anche con altri aspetti non prettamente scolastici. Il Covid ha cambiato il nostro modo di approcciare cose e relazioni e ha influito tantissimo proprio sul sistema scuola. Noi riteniamo che il Counseling possa essere, proprio per le sue peculiarità, uno strumento importante e necessario per gestire e superare le difficoltà con i ragazzi e tra gli insegnanti. A questo proposito lasciamo la parola a Diana De Carlo, un'insegnante che ha potuto testare direttamente le potenzialità del counseling. Diana lavora nelle scuole primarie e secondarie di primo grado: è anche un'esperta del tratto grafico e segue bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento in equipe con psicologi e psicoterapeuti. Tre anni fa si è iscritta alla nostra Scuola di Counseling per acquisire abilità che potessero arricchire il suo profilo professionale. Si è diplomata a febbraio 2021 discutendo una tesi sul counseling a scuola. La incontriamo nuovamente in questo afoso agosto per farla parlare del suo lavoro, in aula con noi e a scuola. Ascoltiamola.
D. Buongiorno Diana e bentrovata! A proposito della tua tesi, ci racconti come mai hai scelto il counseling scolastico come tema?
R. Da docente, osservo ogni giorno come la comunicazione sia fondamentale anche e soprattutto con i ragazzi.
Comunicare in modo empatico e consapevole è un valore aggiunto sia per la relazione umana sia per aiutare i ragazzi a costruire un sé sicuro ed autonomo. Ho scelto questo argomento poiché la scuola è un ambito che conosco bene, sia negli aspetti positivi che nelle criticità, e facendo leva su tale conoscenza sperimentare un nuovo modo per portare benessere agli insegnanti ed agli alunni o bambini. La scuola è un asse fondamentale della società. Il tirocinio ha consolidato in me il desiderio di scrivere proprio sulla scuola, della scuola intesa come società, comunità scolastica.
D. In base alla tua esperienza di docente e di counselor, in che modo il counseling può essere utile nel sistema scolastico?
R. Il sistema scuola è un sistema stressato e carico di emotività, sia negli adulti che negli alunni.
I primi, molto orientati al risultato, quasi fosse una conferma del loro essere ottimi docenti,
i secondi, orientati al risultato ma senza approfondire concetti o metodologie, sono generazioni che hanno un apprendimento orizzontale e non verticale,
Docenti ed alunni sono orientati al risultato anche se mossi da motivazioni profondamente diverse.
Questo fa spesso nascere incomprensioni.
Saper comunicare empaticamente e consapevolmente contribuisce ad accrescere il fascino di cui ogni docente dovrebbe essere portatore.
Non da ultimo le relazioni tra colleghi e dirigenti è spesso messo a dura prova da un sistema che non favorisce la comprensione del punto di vista altrui affinché congiuntamente si possa trovare un compromesso, dove entrambe le parti possano ritenersi soddisfatte.
D. Grazie Diana, se dovessi concludere con una frase sul tuo percorso di counseling e i risultati ottenuti finora che cosa diresti?
R. Il percorso è stata una crescita prima di tutto personale e poi professionale di cui hanno giovato il mio gruppo di lavoro e i miei alunni.