Ghosting e Orbiting: l'amore ai tempi di Internet
Aggiornamento: 3 feb 2022
Il 14 febbraio è la festa degli innamorati, San Valentino, e pensiamo anche noi all'amore. In modo diverso, meno romantico ma sicuramente più realistico. Vogliamo parlare di 2 fenomeni al tempo di Internet: il ghosting e l'orbiting.

L'amore ai tempi del colera era decisamente qualcosa di romantico anche se struggente. Ci si poteva incontrare ultrasettantenni, dopo mille vicissitudini e diventare amanti coronando un sentimento durato, e coltivato a distanza, per decenni. E ai tempi di Internet, l'amore com'è? Strano, particolare, anche questo a volte a distanza...ma ci sono due fenomeni che il mondo virtuale e la rete hanno contribuito a creare. Per noi non sono altro che la rivisitazione moderna di dinamiche vecchie come il mondo, ma gli esperti della "fenomenologia" virtuale li chiamano in modi strani...sicuramente moderni. Di che cosa stiamo parlando? Di Ghosting e Orbiting. Vediamo insieme che cosa sono.
All'improvviso il partner scompare. Anche quello che fino al giorno prima era presente, attento e premuroso, diventa un fantasma. Letteralmente sparisce: ghost, appunto. Rimane solo il dolore, la ferita per non aver capito e l'umiliazione di restare senza risposte. Sì, perché chi interrompe così una relazione se ne va prendendo tutte le proprie cose e molte volte senza una parola. Dall'oggi al domani esce dalla vita di una persona...che il più delle volte non se lo aspetta. Crudeltà, predatori emotivi o streghe dispotiche? No, semplicemente la volontà di mettere fine ad una storia d'amore che non funziona più. Doloroso per entrambe le parti... Alla base di colui/colei che si trasforma in un fantasma c'è un lungo disagio, un senso di soffocamento per una relazione tenuta in piedi magari per anni, per amore. Strano? No, a volte il fantasma mantiene tutto per amore. Ma l'amore non gli basta più e sparisce...evitando commenti, spiegazioni, chi ti vuol fare ragionare, chi vuol ricucire, prove e periodi di riflessione. Durissimo...ma prima o poi la vittima se ne fa una ragione.
Molto più sottile e logorante è invece l'altro fenomeno dell'amore ai tempi di Internet: l'orbiting. Il partner sparisce, ma ogni tanto ricompare; continua a essere amico nei social, rimane appunto nell'orbita. Ogni tanto si fa vivo per una pizza, una serata in compagnia, un bel week-end per poi sparire per periodi più o meno lunghi. Una relazione "tira e molla"; "ci sono ma anche no". Qualcosa di più machiavellico del ghosting ma non per questo meno doloroso. Si tiene il partner sulle spine, lo si tiene buono in modo tale che, all'occorrenza, questo si trovi ancora disponibile. Non sono presente, ma non sono nemmeno assente. Fenomeni che colpiscono indifferentemente vittime uomini e donne, anche se ci stiamo esprimendo sempre al maschile, quando parliamo di orbiting (è una scelta puramente grammaticale...partner è di genere maschile). Ma cosa spinge l'orbiter a gravitare attorno ad una relazione e a non essere completamente presente? Si possono ipotizzare molte cause: un'inconsapevolezza generale (non se ne rende nemmeno conto), un'immaturità (non è ancora pronto per una relazione seria), una forma di potere e controllo... Le motivazioni sono tante, il dolore di chi subisce l'orbiting è uno solo.
Allora che fare? Non ci sono ricette o filtri per far passare il dolore o l'amore. E nemmeno trucchi. L'unica cosa è lavorare su se stessi, fare tesoro delle esperienze vissute, vivere il dolore (per poterlo superare appieno), non colpevolizzarsi troppo nel caso del ghosting e...tagliare ogni ponte con l'orbiter (cancellarlo dalla rubrica del telefono, dagli amici dei vari social e...lasciarlo andare). Imparare ad amare in primis se stessi...
E per San Valentino festeggiamo l'amore quello bello, profondo e sincero, in tutte le sue forme. Non solo quello per il partner, ma quello in generale, quello per me stesso, per il mio lavoro, per gli animali, per i colori di un tramonto, per il sole che sorge ancora, per il freddo che ci arrossa le guance... Apriamo i nostri cuori, pronti a ricevere ciò che ci sta intorno!