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Maschere per nascondersi e per nascondere.

Tempo di Carnevale, di chiacchere, scherzi e...maschere! Perché indossiamo le maschere? Che significato hanno? E soprattutto sono pericolose o possono essere utili?


In questo periodo di Carnevale ci si diverte a mascherarsi: grandi e piccini si travestono, indossano maschere e costumi e diventano qualcun altro.

Possono essere mostruose, da zombie o bellissime... colorate e con mille piume leggere come quelle che sfilano per le calli veneziane. Sexy, spiritose, con un sorriso stampato perennemente oppure con una lacrima come quella del Pierrot.

Nel linguaggio comune però l'espressione "indossare una maschera" non rimanda ad un'immagine positiva...anzi. Subito si pensa a falsità, apparenza e formalità. Qualcosa di costruito e non spontaneo.

Ma è sempre così? A volte siamo talmente abituati a indossare una maschera che il copione che recitiamo diventa la realtà. E questo potrebbe in effetti non essere del tutto positivo. Se sono al lavoro e devo mostrarmi sempre sicuro, determinato e sul pezzo...quasi aggressivo, alla lunga potrei diventare il personaggio che mi sono creato perdendo di vista il mio reale profilo. Altre volte la maschera invece la indossiamo per proteggerci o per proteggere qualcuno. Ci stiamo riferendo, per esempio, alla maschera del "va tutto bene": a volte possiamo decidere di indossarla per proteggere chi ci sta intorno per non dare loro preoccupazioni; sfoggiamo un sorriso, ripetiamo "va tutto bene, ce la faremo" per non gravare ulteriormente sull'altro. Oppure sorridiamo facendo finta che tutto sia a posto quando vogliamo proteggere noi stessi da domande indiscrete. (Ci avete mai fatto caso? Se rispondete alla domanda "come stai?" con un "bene" nessuno va oltre, se rispondete con un "male" fioccano le domande... Come se il fatto di stare bene non fosse di interesse tale da meritare un approfondimento. E così dietro alla maschera del "bene, grazie!" ci salviamo da un interrogatorio!).

Le maschere quindi non sono sempre negative. Forse l'aspetto più pericoloso è quando ci dimentichiamo di indossarne una, o quando ci identifichiamo talmente nella maschera che ci dimentichiamo di chi siamo o di come stiamo veramente.

E allora? Su la maschera, giù la maschera!

Usiamo una maschera per giocare, per divertirci, per esplorare per esempio il nostro potenziale e sperimentarci in "identità" diverse o in comportamenti diversi. Potremmo scoprire lati di noi inaspettati e ottenere anche significativi cambiamenti.

Ma quando torniamo a casa e ci ritroviamo con noi stessi, togliamoci la maschera, appoggiamola sul comodino e guardiamo i veri noi stessi: prendiamoci cura di noi, accogliamo le nostre debolezze e i nostri punti di forza. Siamo esseri unici e fantastici: non dobbiamo dimenticarlo. La maschera può quindi davvero essere magica, e non a caso è sempre stato considerato un oggetto sacro nella spiritualità. Ha il potere di nascondere, ma anche di rivelare parti profonde e misteriose.

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